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Un distretto per le calze
Strumento di seduzione, accessorio raffinato, elemento moda: sono molte le definizioni adatte a calze e collant. Come per molto di cio' che è "made in Italy", i collant prodotti nel nostro paese hanno conquistato il mondo grazie a un mix esemplare di gusto, innovazione tecnologica, scelta accurata delle materie prime e lavorazioni di qualità. Come per molto di ciò che e' "made in Italy", alle spalle del successo c'è un distretto. Perchè la produzione di calzetteria femminile si concentra nei pochi chilometri quadrati intorno a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. In quell'area, definita non troppo scherzosamente "la capitale della calza", troviamo fianco a fianco i grandi marchi e le realtà più piccole, che condividono così quella conoscenza diffusa "che traduce il sapere scientico in ciò che la gente sa fare e cresce e si rinnova grazie all'intreccio di relazioni familiari e amicali" - come teorizzano gli economisti. Oggi, quell'area è riconosciuta ufficialmente come Distretto industriaie n.12 della calzetteria femminile e comprende quindici paesi. Tutto questo vale un fatturato d! 2.200 miliardi l'anno e un export pari a 1.135 miliardi. Elementi fondanti della crescita sono ancora oggi la conoscenza diffusa del "saper fare" in calzetteria, unita a una forte dedizione al lavoro e a un continuo scambio d'informazioni su piccole e grandi innovazioni tecniche - il leader mondiale dei macchinari per calzetteria, Lonati, ha sede a Brescia. Né bisogna dimenticare l'attività del Centro Servizi Calze che mette a disposizione delle imprese un ampio ventaglio di servizi: tecnici, come le analisi di laboratorio o la certificazione di qualità, ma anche formativi o commerciali, come i corsi di formazione o l'assistenza nel marketing. Il "modello Castel Goffredo" racchiude in sé, dunque, tutti gli elementi di vitalità della migliore industria italiana: dimensione medio-piccola, flessibilità, spirito d'inventiva, utilizzo di tecnologie avanzate. Problemi? Molte aziende denunciano già la difficoltà di trovare mano d'opera, in particolare quella specializzata. Inoltre, la scolarizzazione dei giovani è piuttosto bassa: le piccole e medie aziende di oggi avranno forse qualche difficoità a reclutare i manager nel prossimo futuro. Intanto, nelle pagine seguenti, esaminiamo gli aspetti essenziali del "modello" Castel Goffredo.
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